Se c’è un’esperienza che incarna la quintessenza dell’ospitalità giapponese, è quella di soggiornare in un ryokan. Questi tradizionali alberghi giapponesi offrono ai viaggiatori un’immersione nella cultura, nella storia e nelle antiche usanze del Paese del Sol Levante. Dal tatami sotto i piedi al profumo del legno di cipresso, ogni dettaglio è studiato per far vivere un momento di armonia e serenità.
Un soggiorno in un ryokan non è semplicemente una notte in un albergo: è un’immersione nella cultura giapponese, un’occasione per rallentare, una porta verso un Giappone autentico e senza tempo.
Il Ryokan e il concetto di ospitalità
I ryokan sono strutture ricettive tradizionali, nate nel periodo Edo (1603-1868), originariamente pensate per accogliere i viaggiatori lungo le antiche vie commerciali. Il loro stile inconfondibile prevede stanze con pavimenti in tatami, porte scorrevoli in carta di riso (shoji), letti futon e bagni termali (onsen). Il concetto di ospitalità, conosciuto come “omotenashi”, è al centro dell’esperienza: il personale si prende cura degli ospiti con discrezione e cortesia, anticipandone ogni desiderio.
Soggiornare in un ryokan non è solo una questione di comfort, ma anche di rispetto delle tradizioni.

Il rituale del benvenuto con il tè
Uno dei momenti più affascinanti del soggiorno in un ryokan è il rituale del benvenuto con il tè. Appena arrivati, gli ospiti vengono accolti con una tazza di tè verde appena preparato e un piccolo dolcetto tradizionale, spesso a base di azuki o mochi. Questo gesto, simbolo di buon auspicio e gratitudine, rappresenta l’essenza dell’omotenashi, che punta a far sentire ogni ospite speciale e benvenuto. Il tempo trascorso sorseggiando il tè diventa un’occasione per rilassarsi e iniziare a immergersi nella quiete e nell’armonia del ryokan.
Lo yukata: il kimono della serenità
Durante il soggiorno in un ryokan, gli ospiti ricevono uno yukata, un leggero kimono in cotone, perfetto per rilassarsi e muoversi liberamente. Indossarlo è un modo per immergersi nella cultura giapponese e vivere il soggiorno secondo le tradizioni. Lo yukata si porta sia in camera che nelle aree comuni, come la sala da pranzo o i bagni termali (onsen), e contribuisce a creare un’atmosfera di tranquillità e uniformità tra gli ospiti. Con i suoi colori tenui e i motivi spesso ispirati alla natura, lo yukata non è solo confortevole, ma anche un simbolo di semplicità ed eleganza giapponese.
La cena Kaiseki: un viaggio tra arte e sapori
La cena kaiseki è il cuore dell’esperienza gastronomica in un ryokan, una raffinata sequenza di piatti che unisce stagionalità, estetica e sapori. Ogni portata è presentata come un’opera d’arte, con ingredienti freschi disposti in armonia per rispecchiare la natura e la filosofia giapponese. Dai delicati sashimi alle zuppe fragranti, fino ai dessert eleganti, ogni dettaglio è curato per stupire i sensi. Più di un semplice pasto, il kaiseki rappresenta un rituale che celebra la connessione tra cibo, ambiente e cultura, offrendo agli ospiti un’esperienza indimenticabile e profondamente autentica.
Leggende legate ai Ryokan
Molti ryokan portano con sé storie affascinanti e leggende popolari. Uno degli esempi più noti è il Ryokan Hoshi Onsen Chojukan nella prefettura di Gunma, dove si narra che le sue acque termali siano state scoperte da un monaco buddista guidato da un sogno divino. Altri ryokan raccontano di spiriti protettori che vegliano sulla struttura e sui suoi ospiti, un richiamo alla forte spiritualità giapponese.
Soggiornare in un ryokan offre spesso l’opportunità di esplorare luoghi suggestivi, quali:
Hakone e il Monte Fuji
Per chi soggiorna in ryokan con vista sul Monte Fuji, è immancabile una passeggiata intorno al lago Ashi.
Kyoto e i suoi templi
I ryokan di Kyoto sono spesso vicini a meraviglie come il Kinkaku-ji (Padiglione d’Oro) e il Fushimi Inari Taisha.
Takayama e Shirakawa-go
Piccoli villaggi di montagna dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO, perfetti per chi soggiorna in ryokan alpini.