All’imbocco della Valle d’Aosta, a 400 metri sul livello del mare, si trova il piccolo borgo di Bard, uno dei più suggestivi e meglio conservati dell’intera Valle d’Aosta, il cui nome ci riporta al celtico “bar” che designa una rocca, un luogo fortificato.

Fu infatti qui che, nel XI secolo, Ottone di Bard fece costruire un castello sul promontorio sfruttando l’ottima posizione per imporre un pedaggio ai viandanti e alle merci.

Oggi, il Forte di Bard è un polo museale di fama internazionale: la piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli: il più basso, l’Opera Ferdinando, quello mediano, l’Opera Vittorio e il più alto, l’Opera Carlo Alberto per un totale di 283 locali.
Tutto il complesso racconta nello spazio e nel tempo, attraverso percorsi guidati e multimediali, stralci di cultura alpina, quotidiana e militare.

E’ questo il luogo in cui vengono organizzati eventi e mostre temporanee che spaziano dall’arte, alla storia, all’attualità. 

Ma la storia di Bard affonda le sue origini addirittura nel Neolitico e Incisioni rupestri ci danno prova di questo.

Oggi, con i suoi 100 abitanti, e lo stile ad archi ricco di bifore con finestre crociate, Bard suggestiona per le atmosfere quasi magiche in cui immerge i visitatori.

Cosa visitare a Bard

All’interno del suggestivo Borgo, spiccano diverse edificazioni di notevole interesse storico e architettonico. Casa Challant, con la sua affascinante facciata che si affaccia sulla pittoresca piazzetta, presenta finestre in pietra e tracce di pittura, mentre Casa Valperga, adornata da un’elegante bifora ora tamponata, è affiancata da due finestre a crociera e decorata con vari stemmi nobiliari. La sede dell’antico mulino, Casa Urbano, e la caratteristica Casa Ciuca, con una suggestiva scala a chiocciola chiamata ‘viret’, aggiungono un tocco di autenticità al paesaggio. Il settecentesco Palazzo Nicole, antica dimora dei conti di Bard, conserva ancora i segni dell’assedio del 1800 con i fori dei proiettili sulla facciata. Nella piazza di fronte al municipio, svetta la Chiesa parrocchiale risalente al XII secolo, con una pianta rettangolare realizzata nel XIX secolo e un campanile in stile romanico.

Sulle colline circostanti il borgo si ergono due piccoli e affascinanti villaggi, accessibili a piedi da Jacquemet o in auto da Albard di Donnas. Albard, con alcune case medievali e una cappella del XVIII secolo, e Crous, con poche abitazioni in pietra tra gli alberi di castagno, aggiungono ulteriori sfumature di storia e bellezza a questo suggestivo panorama.

Oltre a godere di panorami mozzafiato regalati dal paesaggio di montagna e a visitare il polo museale, passeggiare tra le stradine del borgo regala suggestioni uniche in ogni stagione dell’anno.

A rendere più interessante e gradevole la visita in questo piccolo e grazioso borgo di montagna, che fu attraversato da tanti personaggi importanti, come Napoleone, Stendhal,  e Cavour, è anche il suo patrimonio gastronomico. E’ qui, infatti, che è possibile assaggiare il “fiuor di cousse”, ossia i fiori di zucca ripieni e cotti al forno. La ricetta prevede un ripieno di carne trita magra, prosciutto cotto, mortadella, pane bagnato nel latte, prezzemolo, spinaci o coste, parmigiano e uovo.

Apri chat
💬 Serve aiuto?
Ciao 👋
Come possiamo aiutarti?