A partire dal 1 luglio 2024, l‘incentivo FRI-Tur torna in auge per migliorare i servizi di ospitalità delle strutture ricettive e favorire gli investimenti nel settore fieristico, con un’attenzione particolare alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale. Questa iniziativa, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia.
FRI-Tur è rivolto a una vasta gamma di imprese, tra cui alberghi, agriturismi, strutture all’aria aperta, e aziende del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, come stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici. Gli investimenti finanziabili variano tra 500.000 euro e 10 milioni di euro, con una riserva del 50% delle risorse dedicata agli investimenti green e del 40% destinata al Sud.
L’incentivo come stimolo all’occupazione
Oltre a migliorare la qualità e la competitività delle strutture ricettive, l’incentivo FRI-Tur avrà un impatto significativo sull’occupazione nel settore turistico. Con l’aumento degli investimenti, si prevede una crescente domanda di professionisti specializzati e formati.
L’implementazione di progetti di digitalizzazione richiederà esperti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, mentre l’enfasi sulla sostenibilità ambientale favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro in settori come la gestione ambientale e le energie rinnovabili. Inoltre, il focus sugli investimenti nel Sud Italia potrebbe contribuire a ridurre il divario occupazionale tra le diverse regioni del Paese.
Formazione e specializzazione: le chiave per una carriera nel settore turistico
Per rispondere a queste nuove esigenze, sarà fondamentale investire nella formazione e nella specializzazione dei lavoratori.
I professionisti del settore turistico dovranno acquisire competenze in ambiti innovativi come:
- la gestione sostenibile delle risorse
- l’utilizzo di tecnologie avanzate per la gestione delle strutture ricettive
- la promozione di esperienze turistiche digitali.
Gli enti di formazione professionale, come l’Istituto Europeo del Turismo, giocheranno un ruolo cruciale nel preparare i nuovi talenti, offrendo corsi e percorsi formativi mirati. Inoltre, le stesse imprese potranno beneficiare di programmi di aggiornamento e riqualificazione per il loro personale, garantendo un alto livello di professionalità e competenza.
L’incentivo FRI-Tur non solo migliorerà la qualità dell’offerta turistica italiana, ma rappresenterà anche un’importante leva per l’occupazione, richiedendo la formazione di nuovi professionisti e favorendo la crescita economica sostenibile del Paese.